La Figlia del DrowTitolo:La figlia del drow - Luci e ombre - Forgotten Realms Vol. 1
Autore:Elaine Cunningham
Dopo la morte di Matrona Baenre, che ha retto le sorti della città sotteranea di Menzoberranzan per un lunghissimo periodo di tempo, i drow ancora una volta dovranno sottometersi alle caotiche leggi della società matriarcale. Nel frattempo, Liriel Baenre, una spregiudicata principessa drow, ha scoperto una passaggio verso la superficie e si prepara a nuove avventure. Ma i suoi nemici l'attendono al varco...
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C'è un mondo dove gli elfi danzano sotto le stelle, dove i passi inquieti degli uomini tracciano percorsi circolari sempre più ampi. E' un luogo dov'è possibile trovare avventura e magia sufficienti ad attirare esploratori e sognatori con mille segreti. Le meraviglie di questa terra basterebbero a colmare l'intera esistenza di un drago e anche più, e i suoi abitanti sono per lo più soddisfatti delle sfide che la vita pone loro innanzi.
Alcuni, tuttavia, ricordano le narrazioni notturne che li terrorizzavano e dilettavano da bambini, e cercano le storie sussurrate e i sinistri avvertimenti per poterli trascurare. Intrepide o solte, queste anime esuberanti si avventurano nel profondo, in luoghi proibiti, molto al di sotto delle proprie terre natie. Chi sopravvive racconta di un'altra regione ancor più meravigliosa, un mondo oscuro e alieno i cui intrecci appartengono alla tela dei sogni...
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All'ora prestabilita ogni mago di Menzoberranzan, degno di questo nome, si avviò furtivo verso un luogo privato, per rispondere a una convocazione senza precedenti. Uno alla volta presero una fiala recante il simbolo di Casa Baenre, infransero il sigillo e osservarono la caligine riversarsi all'esterno e prendere la forma di una soglia baluginante. A uno a uno i maghi drow varcarono queste soglie magiche, emergendo nello stesso salone sontuosamente allesitto, forse da qualche parte a Menzoberranzan, forse in qualche piano lontano. Ciò che tutti loro sapevano per certo era di trovarsi nella sal delle udienze di Gromph Banere e di avere ben poca scelta se non presenziare.
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Il pomeriggio non prometteva niente di meglio, perché ancora una volta Liriel dovette affrontare le conseguenze della sua fanciullezza anticonformista. L'addestramento nell'uso delle armi era obbligatorio per tutti i drow, indipendentemente dalla classe o dal genere. La fanciulla era micidiale con qualsiasi cosa potesse essere lanciata, e aveva sempre ritenuto che tale perizia fosse sufficiente a coprire le sue esigenze. Purtroppo, machete, fionde e ragni da getto non erano nel cassico repertorio di una femmina nobile. Quando i drow entravano in Accademia, ci si aspettava che fossero abili sia con la spada sia con l'arma caratteristica degli elfi scuri, una minuscola balestra usata per scoccarea dardi avvelenati. La balestra non era un problema, Liriel aveva un'ottima mira, ma non aveva mai nutrito molto interesse per l'arte della scherma. Come avrebbe imparato oggi, l'interesse era facoltativo, la competenza obbligatoria.
