DissolutionTitolo:Dissolution - La guerra della Regina Ragno - Forgotten Realms Vol. 1
Autore:Richard Lee Byers
Primo episodio di una nuova serie in sei volumi curata da R.A. Salvatore. L'astuto mago Pharaum Mizzrym si aggira per i bassifondi di Menzoberranzan, ansioso di risolvere un problema assillante, una questione di vita o di morte. In suo aiuto accorre l'amico Ryld Argith, che presto comprende che le più alte autorità della città sono completamente prive di scrupoli e nessuno, riesce ad opporsi. Nel frattempo l'alta sacerdotessa Quenthel Baenre deve respingere l'assalto di demoniache presenze inviate da un nemico sconosciuto....
Estratti:~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Fu un barlume di luminosità nel regno nebbioso del caos indistinto, dove niente era davvero ciò che sembrava, e tutto era inevitabilmente più infido e pericoloso. Ma questo, il baluginio cristallino di un unico filamento serico, brilava vivido, attirò il suo sguardo e le mostrò tutto ciò che era stato e tutto ciò che sarebbe stato di lì a poco, e tutto ciò che era stata lei e tutto ciò che sarebbe stata di lì a poco.
Il baluginio di luce nell'Abisso tenebroso prometteva rinnovamento e maggior gloria, e rendeva quella promessa ancora più dolce con i suoi accenni al pericolo, un pericolo mortale per una creatura per sua natura immortale. Anche questo ne costituiva il fascino, rappresentava in verità la più grande gioia della crescita. La madre del caos era la paura, non la mavagità, e il piacere del caos era la paura continina dell'ignoto, il fondamento mutevole di ogni cosa, la consapevolezza del fatto che ogni svolta poteva condurre alla catastrofe.
Era una cosa che i drow non erano mai riusciti a capire e apprezzare completamente, e lei preferiva questa ignoranza. Per i drow, il caos era un mezzo per ottenere un guadagno personale; nel tumulto della vita dei drow non vi erano scale dritte su cui arrampicarsi. Ma la bellezza non era l'ascesa, e se loro non lo sapevano, lo sapeva lei. La bellezza era il momento, ogni momento del vivere nel turbinio dell'ingroto, nel vortice del vero caos.
Allora questo era un movimento in avanti, ma all'interno di quel movimento vi era un azzzardo, un rischio che poteva capatultare il caos del suo mondo verso maggiori altezze e sorprese. Lei desiderava rimanere più pienamente consapevole per essere testimone di tutto questo, per crogiolarsi in tutto questo.
Ma non importava. Anche interiormente lei avrebbe provato il piacere della loro paura, la fame della loro ambizione.
Quel baluginio del margine serico, che fendeva la perpetua nebbia grigia del piano trubinannte, conferì a questa creatura dai capricci mutevoli una singolare determinazione e le ricordò che era ora, era più che ora.
Senza mai distogliere lo sguardo dal quel baluginio, la creatura si girò lentamente, avvolgendosi in quell'unico filamento. Il primo filamento di vari milioni.
L'inizio della metamorfosi, la promessa.