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Gilius
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Oggetto del messaggio: WikiLicks Inviato: lun nov 29, 2010 11:37 |
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Iscritto il: gio ott 11, 2007 11:40 Messaggi: 1990
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Da "ilfattoquotidiano.it" di Saverio Raimondo WikiLicking Ieri sera sono andato su YouPorn per masturbarmi. Ero indeciso fra Facial e Squirting, quando ho notato una nuova categoria: WikiLeaks. Incuriosito, ho cliccato… Ho provato a masturbarmici sopra, ma era roba da pervertiti. Ho preferito riparare su un più sano Pregnant. WikiLeaks sta al giornalismo come il porno al sesso: trasparenza, eccesso, evidenza, esibizione, sono solo alcune delle tante, troppe caratteristiche che hanno in comune. I documenti che WikiLeaks pubblica sono l’equivalente giornalistico dei primi piani di dettagli anatomici nel porno: tanto estenuanti e ripetitivi quanto ipnotici e “veri”. I lettori di WikiLeaks sono dei voyeur che vogliono vedere il proibito, il “re nudo” in modo crudo, accessibile e protetto dall’anonimato della Rete. Quella di Wikileaks non è informazione, è pornografia: non c’è traccia di notizia in nessuno dei “documenti riservati” pubblicati in questi mesi. Solo ridondanza, come nel porno. Chi non sapeva che in guerra muoiono dei civili? Chi ancora non sapeva che la Cia ha torturato prigionieri? Che Berlusconi fosse incapace, vanitoso, “portavoce di Putin” e dedito a “festini selvaggi” grazie, ma lo sapevamo già. Così come sapevamo da tempo che la Russia è uno “stato di Mafia”, che Sarkozy è un “imperatore nudo”, che Karzai è un imbecille, Ahmadinejad uno psicopatico e Gheddafi un imbecille psicopatico. E che tutte queste cose gli USA le pensassero… beh, eravate così ingenui, pardon, idioti da credere che non fosse così? Finiremo assuefatti da tutte queste verità; come il porno ci ha assuefatti al sesso anale. Così come finiremo per diventare schizofrenici a causa di questa promiscuità con tutto a cui questa trasparenza forzata ci obbliga. WikiLeaks è un sito osceno: è l’estasi, il culmine dell’informazione (o sarebbe meglio dire il colmo); è la forma pura e vuota, schiettamente tautologica del giornalismo. E’ una escalation di verità che conduce alla vertigine fredda della pornografia. Quella di WikiLeaks non è realtà; è iper-realtà. Così come nel porno quello non è sesso, è iper-sesso; quelle non sono tette, sono rifatte; quello non è un pompino, è un signor pompino! Julian Assange in fondo più che un giornalista è un porno divo: pubblica quintali di file, pagine e pagine, per far vedere che lui “ce l’ha più grosso” degli altri; l’investimento che fa sulle dimensioni dei suoi server ha un che di freudiano. Ma in un mondo come il nostro sempre a caccia di eroi, anche un vandalo come Julian “Rocco” Assange può aspirare ad un premio Pulitzer. Comunque: stamattina sono andato su WikiLeaks e ho cliccato sulla categoria Bukkake… Punto di vista quantomeno interessante
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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro. Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”
"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"
Le cinque stirpi, La guerra dei nani, Markus Heitz
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: lun nov 29, 2010 12:56 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Si, devo dire che ci può stare. Sinceramente mi aspettavo chissà cosa, invece sono saltate fuori cose che tutti sapevano, che erano già state dette... magari con toni meno crudi. Sul fatto che sia lecito pubblicarle siamo d'accordo, sul fatto che sia necessario dare tanto risalto all'evento... non saprei. L'unica cosa chiara è che gli USA non hanno grande stima dei politici europei. Sentimento reciproco, suppongo.
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Illusoria
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar nov 30, 2010 03:37 |
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Iscritto il: lun apr 21, 2008 02:45 Messaggi: 1933 Località: Il mondo bidimensionale
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L’articolo si poteva scrivere in modo meno volgare.
Comunque per gettarla un po’ più sul piano filosofico, Baudrillard disse che il problema dell’informazione è in primo luogo il suo eccesso di produzione.
“Più si produce informazione più si aumentano l'entropia e il disordine del sociale.” * “Il vero problema delle società attuali non è più la sovrapproduzione dei beni, ma l'eccesso di produzione di informazione, che rovescia paradossalmente la società dell'informazione in una società afasica.” * “Televisione e computer, media freddi: trascinano le società contemporanee verso una grande glaciazione dell'informazione.” * “Ci troviamo in un universo nel quale si dà sempre più informazione e sempre meno senso.”
_________________ Non siamo che polvere e ombra. (Orazio)
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Skaan Natsaclanee
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar nov 30, 2010 08:18 |
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Iscritto il: ven set 03, 2004 23:47 Messaggi: 8034 Località: Roma
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Sarà anche vero che "tutti" sapevano tutto, ma è poi così vero? Esiste una certa diferenza nel comune pensiero che differenzia il "lo sospettavo" dal "le più alte autorità diplomatiche USA la pensano come me". Vederlo nero su bianco può fare un certo effetto. Penso a tutti i berlusconiani convinti che Silvio B sia un santone che va d'accordo con tutti ed ora si ritrovano che la diplomatica più importante USA a Roma lo ritiene poco degno di fiducia per non dire altro. Wikileaks magari non scriverà articoli e non vincerà mai pulitzer, ma credo che far sapere la verità sia sempre una cosa positiva
_________________ https://pbs.twimg.com/profile_images/1121322043/antiK.jpg
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rose
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar nov 30, 2010 11:44 |
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Iscritto il: sab mar 27, 2004 18:27 Messaggi: 3267 Località: Ancona
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più che porno, mi sembra di essere dentro un romanzo di william gibson... assange vuole giocare la parte di una sorta di neuromante (o come i più scontati direbbero, di un don chisciotte contemporaneo). il nostro johnny mnemonic si è procurato questo mare di informazioni top secret (che non si sa ancora bene da dove arrivino, ma pare che siano piuttosto fondate, altrimenti la stessa Clinton non si sarebbe allarmata così) e le vuole divulgare al mondo gratuitamente. è un gesto contro l'america? è un gesto contro il capitalismo? a me sembra un gesto per il caos incontrollato, uno shift di entropia improvviso.... alla fine, non è mica un male... magari si assottiglierà un po' il velo di maia.
in ogni caso, non è il primo che ha questo obiettivo... forse ci renderà più disillusi... o forse più disfattisti
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Dmitrij
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar nov 30, 2010 20:59 |
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02 Messaggi: 3947 Località: Bergamo
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Per dare un'opinione generica sull'argomento, faccio mia questa dichiarazione: Cita: Amnesty difende Wikileaks Il segretario generale di Amnesty International, Salil Shetty, ha definito "positiva" l'azione di Wikileaks, apprezzando che il sito abbia tenuto conto delle critiche formulate proprio dalla ong e abbia quindi deciso di diffondere con cautela i cablogrammi diplomatici. "Nell'insieme quella di Wikileaks è un'azione positiva perché riequilibra la distribuzione del potere di informazione tra cittadini e governi....Noi del resto siamo molto più a favore della libertà di informazione che del ricorso al pretesto della sicurezza nazionale per non dare informazioni" Credo che anche il solo (parzialmente) capire come funziona il sistema diplomatico mondiale possa essere un fatto positivo per il cittadino medio, al di là degli effettivi contenuti. E quanto all'articolo introduttivo di Gilius, non mi convince affatto. La divulgazione di Wikileaks risulta così orgiastica e grezza non per voyerismo, ma semplicemente perché riguarda una grande mole di contenuti, e soprattutto perché non mediata dai soliti più o meno professionisti. E in questo l'articolo sopra riportato è paradossale, visto che il valore aggiunto di quelle pubblicazioni è proprio la loro "non manipolazione", non essendo destinate all'opinione pubblica. L'errore commesso dal nostro giornalista de Il Fatto, e che mi pare l'errore generale di tutti i media mondiali, è di concentrarsi sugli aspetti meno significanti dei documenti, quelli più legati ai personaggi e al gossip politico. Ma allora la pornoinformazione non è un male del curios che clicca naviga su Wikileaks, ma è la malattia del sistema dei media che non sono in grado di svolgere quello che dovrebbe, in teoria, essere il compito principe: selezionare l'informazione. Ma anche solo dando una breve spulciata ai files, qualche Informazione interessante e concreta si trova. http://cablegate.wikileaks.org/cable/2007/08/07TELAVIV2652.htmlE.O. 12958: DECL: 08/24/2017 TAGS: PREL PTER MARR MASS KNNP UNSC PK IR IZ ZP JO, EG, RS, CH, LE, SY, IS SUBJECT: U/S BURNS' AUGUST 17 MEETING WITH ISRAELI MOSSAD CHIEF MEIR DAGAN Classified By: Ambassador Richard H. Jones. Reasons: 1.4 (b)(d). ------- SUMMARY ------- ¶1. (S) In an August 17 meeting, Israeli Mossad Chief Meir Dagan thanked Under Secretary Burns for America's support of Israel as evidenced by the previous day's signing of an MOU that provides Israel with USD 30 billion in security assistance from 2008-2018. Dagan provided his assessment of the Middle East region, Pakistan and Turkey, stressing Israel's (a) concern for President Musharraf's well-being, (b) view that Iran can be forced to change its behavior, and (c) sense that Turkey, Egypt, Jordan, Syria and Lebanon are unstable with unclear futures ahead of them. Dagan probed for more detail about U.S. military assistance to the Gulf states, and -- while signaling agreement with the U.S. approach to the Gulf states vis-a-vis Iran -- cautioned that they may not be able to absorb significant military assistance. Dagan reviewed Israel's five-pillar strategy concerning Iran's nuclear program, stressed that Iran is economically vulnerable, and pressed for more activity with Iran's minority groups aimed at regime change. Dagan urged caution in providing assistance to the Siniora government in Lebanon, noting Syrian and Iranian efforts to topple the GOL. ¶2. (S) Under Secretary Burns cited the MOU as tangible evidence of the USG's commitment to Israel, and stressed that the U.S. would support all of its friends -- Arabs included -- in the Middle East, and will remain engaged in the region for the long term. He described U.S. efforts to support the Musharraf and Karzai governments as they face opposition from Al-Qaeda and the Taliban, and explained that the Gulf Security Dialogue is meant to bolster Gulf states facing threats from Iran. The Under Secretary reviewed U.S. efforts to isolate Iran and increase pressure on it, stressing that the U.S. is currently focused on the diplomatic track. He shared USG thinking about the Siniora government in Lebanon, and urged that the U.S. and Israel continue to consult on Lebanon. END SUMMARY. Quanto alle preziose citazioni di Illusoria, credo che si potrebbe superare l'empasse se si considerasse il cittadino come in grado di navigare nella massa di informazioni e fare selezione. Una selezione che deve restare nelle sue mani, e non può essere delegata ad altri, pena la manipolazione. Più che fornire all'uomo medio "poca informazione di qualità", sarebbe forse più redditizio (ma per chi?) trasmettere una conoscenza dell'uso dellinformazione. E in questa prospettiva Wikileaks è più utile di Repubblica o del Corriere. Ma chi vogliamo prendere per il culo? Mediamente l'uomo è capra nel gregge... e quasi quasi mi sento belare.
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"Beauty is in the Eye of the Beholder" Margaret Wolfe Hungerford
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Dmitrij
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: gio dic 02, 2010 13:56 |
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02 Messaggi: 3947 Località: Bergamo
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Visto che ci si lamenta tanto che le pubblicazioni di WL siano solo gossip, vediamo di rilevare qualcosa che non lo è. Si è discusso tanto sul fatto che Berlusconi sia in compromettenti rapporti con Putin, ma nessuno ha spiegato bene in che termini. E' un Cable decisamente lungo, quindi lo metto sotto spoiler e ne metterò in grassetto le parti interessanti, per quanto andrebbe letto tutto. S E C R E T SECTION 01 OF 05 ROME 000097
NOFORN SIPDIS
DEPT FOR INR/I
E.O. 12958: DECL: 01/19/2019 TAGS: PREL PGOV ENRG EPET RS IT SUBJECT: ITALY-RUSSIA RELATIONS: THE VIEW FROM ROME (C-RE8-02675)
REF: A) 08 STATE 134386 B) ROME 451
Classified By: Ronald P. Spogli, Ambassador, for reasons 1.4 (b), (d).
¶1. (U) This is a joint Political and Economic Section cable.
¶2. (C/NF) Summary. Italy's relationship with Russia is complex, encompassing historical ideological sympathies, geostrategic calculations, commercial pressure, energy dependence, and personal relationships between top leaders. The combination of these factors creates a strong tendency for Italy's foreign policy to be highly receptive to Russian efforts to gain greater political influence in the EU and to support Russia's efforts to dilute American security interests in Europe. In its relationship with Russia, energy is the most important bilateral issue and the quest for stable energy supplies from Russia frequently forces Italy to compromise on security and political issues. A not insignificant concomitant factor is PM Berlusconi's desire to be seen as an important European player on foreign policy, leading him to go where others dare not. End summary.
Roots of Italian Russophilia: Ideology on the Left, a Long-Standing Market Opportunity on the Right - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶3. (C/NF) Until the 2008 parliamentary elections, the Italian Communist party and various leftist splinter groups were a permanent fixture of the Italian political scene. Throughout the Cold War members of the Italian communist movement maintained close ties with the Soviet Union, other communist countries, and many communist revolutionary movements. Unlike many other communist parties around the world, the Italian communist movement remained unapologetic in its continued belief in Marxism-Leninism as a viable economic alternative to capitalism. While many European leftist intellectuals recognize that -- aside from an authoritarian approach to governing - - Putin's Russia bears little resemblance to Communist ideals, this fact has not deterred Italian communists and other radical left politicians from being openly pro-Russia on the basis of ideological solidarity. This, combined with the advanced average age o most high-level Italian politicians (65-70), prevents many in the far left of Italy's political spectrum from moving beyond a worldview developed (and apparently frozen) during the Cold War.
¶4. (C/NF) Throughout the Cold War, Italian business interests frequently skirted the line of what was appropriate in their pursuit of the Soviet market. After the collapse of the Soviet Union, the explosion of consumer wealth in Russia created massive deman for high-end and luxury Italian exports. From 1998 to 2007 Italian exports to Russia grew by 230 percent, from 2.7 billion Euros to 9.5 Billion. Many of Italy's leading businessmen began to see Russia as a limitless market that could substitute for loss of export revenue from other parts of the world. These businessmen maintain strong ties to the pro-business, free-market-oriented politicians on the right, including the most visible patron of Italy's business elite: PM Silvio Berlusconi.
Putin Most Influential Figure in Italy's Russia Policy - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - -
¶5. (C/NF) While Italy's political parties, the MFA and ENI exert some influence on Italy's Russia policy, by far the most importan factor is the personal attention Putin devotes to the relationship. By our reckoning, Putin has held more bilateral meetings with sitting Italian PMs in the recent past than any other world leader. He was the first world leader to meet with Berlusconi after the 2008 elections, arriving in Sardegna to visit the PM designate before the latter had even been sworn in. Berlusconi believes that Putin is his close and personal friend and continues to have more contact with Putin than with any other world leader. During the Georgi crisis, Berlusconi spoke to Putin on a daily basis for a period of almost a week. The basis of the friendship is hard to determine, but many interlocutors have told us that Berlusconi believes that Putin, a fellow 'tycoon', trusts Berlusconi more than other European leader. (A contact in the PM's office told us that their frequent meetings are accompanied by exchanges of lavish gifts). Berlusconi admires Putin's macho, decisive, and authoritarian governing style, which the Italian PM believes matches his own. From the Russian side, it appears that Putin has devoted much energy to developing Berlusconi's trust.
¶6. (S/NF) Contacts in both the opposition center-left PD party and Berlusconi's own PdL party, however, have hinted at a more nefarious connection. They believe that Berlusconi and his cronies are profiting personally and handsomely from many of the energy deals between Italy and Russia. The Georgian ambassador in Rome has told us that the GOG believes Putin has promised Berlusconi a percentage of profits from any pipelines developed by Gazprom in coordination with ENI. Whenever we raise the issue of Russia and the P with our contacts in PdL, Berlusconi's own party, they have usually pointed us to Valentino Valentini, a member of parliament and somewhat shadowy figure who operates as Berluscon's key man on Russia, albeit with no staff or even a secretary. Valentini, a Russian-speaker who travels to Russia several times per month, frequently appears at Berlusconi's side when he meets other world leaders. What he does in Moscow during his frequent visits is unclear but he is widely rumored to be looking after Berlusconi's business interests in Russia. Our contacts uniformly deem Valentini, a multilingual former interpreter, close to Berlusconi with regard to Russia, but not a polic person.
¶7. (C/NF) All of our interlocutors - in the MFA, PM's office, PdL party, and even ENI - report that Berlusconi determines Italy's policy on Russia single-handedly, neither seeking nor accepting counsel. Virtually all are reluctant to confront the PM even when he is at his worst on Russia. In November 2008, after a disastrous press conference in which, inter alia, the PM described NATO expansion, recognition of Kosovo's independence, and missile defense as "U.S. provocations" of Russia, GOI officials did a classic duck- and-cover. In response to our objections, MFA and PM staff sheepishly directed us to the PM himself, rather than deliver the unpleasant news to him that he had angered not only the Americans but other members of the Contact Group for the Balkans, not t mention the Czechs and Poles. Even FM Frattini admits to wielding no influence on Berlusconi on Russia. During an early September visit to Italy, former VP Cheney confronted Frattini on Italy's very public and unhelpful stance on the Georgia conflict. A subdued Frattini noted that, while he had strong opinions on the issue, he nevertheless received his marching orders from the PM.
¶8. (C/NF) Distressingly, Berlusconi treats Russia policy as he does his domestic political affairs - tactically and day-to-day. His overwhelming desire is to remain in Putin's good graces, and he has frequently voiced opinions and declarations that have been passed to him directly by Putin. One such example: in the aftermath of the Georgia crisis, Berlusconi began (and continues) to insist that Georgia was the aggressor and that the GOG was responsible for several hundred civilian deaths in South Ossetia.
No Institutional Leadership on Russia - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶9. (C/NF) Trying to determine who might have some influence on Berlusconi's Russia policy is not an easy task. One thing is certain, however - it is not the foreign policy institutions of the GOI. FM Frattini is widely seen as only the messenger for PM Berlusconi's Russia policy - indeed he termed himself as much to VP Cheney during the latter's September 2008 visit to Rome. Within the professional ranks, resources and expertise are scant. Italy's MFA contains only one full-time diplomat assigned to cover Russia and the countries of the former Soviet Union: the Office Director. The Deputy Office Director position and single Desk Officer position assigned to cover all the countries of the FSU are vacant. Italy's dire budget situation is likely to prevent the hiring of additional staff at the MFA for at least two years, according to one MF source. The Office Director's direct supervisor - the A/S equivalent - is also responsible for the Balkans and the rest of Europe, but she, like Frattini, appears to have little or no input to GOI Russia policy. The PM's staff does not fare much better. The Office of the Diplomatic Advisor is thinly staffed - with only one officer assigned to each geographic region. The position covering Russia is staffed by a midlevel diplomat who is in the process of being transferred. No replacement is likely to be named. As a result, the officer covering the Middle East (also the deputy for the office) will be forced to take on those duties in addition to his already overwhelming portfolio and management duties.
¶10. (C/NF) In 2008 the MFA undertook an effort to produce a long-term foreign policy strategy for the GOI. In a paper entitled "Rapporto 2020" the MFA outlined its strategic vision for the next decade and a half. The document notes that geostrategic realities have created the need for Italy to adapt its foreign policy with regard to Russia and calls for Italy to seek 'a privileged relationship' with Moscow in order to press its overwhelmingly preeminent bilateral concern: energy.
ROME 00000097 003 OF 005
Energy Becomes Key Bilateral Issue - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶11. (C/NF) With virtually no domestic energy reserves, no domestic nuclear power, and an ambitious parastatal energy company, Italy's key bilateral concern with Russia has become the quest for long-term guarantees of energy supplies. The GOI has supported ENI and other energy giants' efforts to create a unique partnership with Russia and Gazprom for long-term cooperation. ENI, Italy's most prominent energy parastatal, wields immense political power; its business strategy has focused on complicated geopolitical environments generally perceived as overly risky by many of its international competitors. ENI's lobbying efforts vis-(-vis the GOI are better funded than most government offices. It hosts one diplomatic advisor assigned from the MFA. Going by press reports alone, we would judge that PM Berlusconi grants its director, Paolo Scaroni, as much access as he does his own FM. ENI's director of government affair recently admitted to us that he meets with Gianni Letta, NSA-equivalent and Berlusconi confidant, on a weekly basis. Members of political parties on both sides of the aisle have told us that ENI is one of the leading financial contributors to Italy's many think-tanks - many of which produce public diplomacy discussions and events on the importance of Italy-Russia relations. At one such event in 2007, a conference on Central Asia, representatives from ENI and Edison were given 30 minutes each to speak, while the four Foreign Ministers and Deputy Foreign Minister of five Central Asian former Soviet states were all crammed into a single hour. There is even suspicion that ENI maintains journalists on its payroll.
¶12. (C/NF) Members of political parties from both sides of the aisle have told us that ENI does not limit its dialogue with the government to energy issues. One member of the opposition center-left PD party told poloffs that ENI's presence in Russia exceeds that of Italy's understaffed embassy. While it is unclear how much policy coordination occurs between ENI and the Russian political structure, the same PD party members noted that ENI had as much contact with Russian political and economic leaders as the embassy, if not more, and political messages were frequently passed through such commercial/economic channels. Back in Rome, ENI maintains strong contacts with members of the Italian parliament - something the MFA does not do (apart from requested briefings to members of the foreign affairs committees).
An Energy Policy without the Policy - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶13. (C/NF) ENI and other energy giants have managed to press their case quite effectively within the highest ranks of the GOI. Italian leaders on both sides of the aisle seem strangely unconcerned about dependence on Russian energy. They point out that Italy depended on Russian coal during the darkest days of the Cold War with n dire consequence. Italians are also lulled into complacency by the fact that geographic proximity to North African resources means that they are far less dependent on Russia than are the Germans or the former Eastern bloc countries.
¶14. (C/NF) During a March 2008 visit to ENI Headquarters embassy staff were given a briefing on ENI's Russian energy operations (available on Embassy Rome's Classified web site). ENI's view of the European energy situation was disturbingly similar to that of GAZPROM and the Kremlin, and at times laced with rhetorical flourishes reminiscent of Soviet-era double-speak: according to ENI, the real threat to Western Europe's energy security is not Russia -- it is Ukraine. The real solution to Europe's energy insecurity, according to ENI, lies in more direct pipeline connections to Russian gas fields and a need for pipelines that do not go through Ukraine - the rationale for the South Stream and Nord Stream pipelines (ref b). ENI's engineering arm hopes to construct both pipelines using experience gained in the construction of the Blue Stream pipeline that connects Russia and Turkey under the Eastern portion of the Black Sea. Additionally, ENI seeks full partnership with Russia on the South Stream project. GOI and ENI contacts have reported that the company was having trouble getting a firm Russian commitment to this South Stream partnership. The plummeting price of hydrocarbons may have reduced the economic incentives for this project, but many analysts believe that Russian geo-strategic concerns will trump business considerations on this project. The most recent Russia- Ukraine gas dispute seems to have revived interest in the Nord Stream and South Stream projects, especially among those who see Ukraine as the problem.
ROME 00000097 004 OF 005
¶15. (C/NF) Italy is not totally blind to the dangers of its dependence on Russia, however, and it is taking some steps that may prevent an increase in the percentage of their energy that they get from Russia. Upon returning to power, Berlusconi announced that he would return the country to nuclear power. While the GOI seems serious, this project will require eye-popping expenditures, long- term commitment, and the resolution of thorny environmental problems. Some fear that the nuclear project was launched in response to an oil price of $140 per barrel, and wonder if the Italian commitment to nuclear power will recede if oil prices stay low. Italy is also increasing its use of Liquid Natural Gas and is finishing work on a new terminal in the Northern Adriatic. While less-than-enthusiastic about the EU's complex Nabucco pipeline, the GOI seems to be supporting the smaller-scale Turkey-Greece-Italy pipeline project designed to bring Caspian gas to Western Europe. Edison, a French company with Italian roots, is trying to determine if it should commit to this project. While Azeri gas supplies and Turkey's willingness to allow the gas to flow West are unresolved issues, Edison believes its project has a chance of succeeding because unlike Nabucco, it is small enough -- it believes -- not to provoke opposition from Russia. The GOI -- especially powerful Minister for Economic Development Scajola -- supports the TGI project (in fact GOI officials complain if the U.S. sometimes seems to imply that Nabucco should have priority). There is fear that a successful launch of South Stream would -- by promising to meet demand -- doom both South Stream and Nabucco.
A Foreign Policy Designed to Deny Russia Nothing - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶16. (C/NF) The combination of historical ideological sympathy, energy dependence, lack of institutional influence, and a close personal relationship between Berlusconi and Putin serve to provide Russia with an apparently trusted ally, overtly willing to work overtime within the EU on Moscow's behalf. Russia can count on Italy to support its efforts to remove irritants in its relations with the West, including:
- pressure on/within OSCE to overlook Russia's lack of compliance with its legally binding Istanbul commitments on frozen conflicts, - weak support or even opposition to NATO efforts to build closer ties to Georgia and Ukraine, - weak initial support for international efforts to recognize Kosovo's independence, - unhelpful comments on U.S. bilateral Missile Defense plans with Poland and Czech Republic, - support for Russian President Medvedev's plans to redefine European security architecture to undermine OSCE and NATO. - support for Russian efforts to undermine EU and US energy security initiatives for Europe.
¶17. (C/NF) In the past, Berlusconi's highly-prized personal relationship with U.S. President Bush was an important counterweight to Russian influence, but many pro-U.S. Italian party officials on both sides of the aisle have worried to us that Bush's departure could tempt Berlusconi to move closer to Russia. For his part, Berlusconi has publicly stated that he would like to become a bridge between the U.S. and Russia and to "educate a young and inexperienced new American president" on how to deal with the Russians. If the past is any guide, this will likely mean an intensified effort to press the Russian agenda with the U.S.
Mitigating the Problem: Pushing Back on a Corrosive Influence - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
¶18. (C/NF) To tackle the problem head-on, Post has deployed a robust diplomatic and public affairs strategy targeting key figures inside and outside government. Our aim is two-fold: educate our interlocutors more profoundly on Russian activities and thus the context for U.S. policy, as well as build a counter- weight of dissenting opinion on Russia policy, especially within Berlusconi's political party. . Since the beginning of the summer, wit Berlusconi's return to power and the Georgia crisis, we have been engaging with GOI leaders aggressively at all levels. Pol, PA and Econoffs have engaged party members, GOI contacts, think tanks and even press to provide an alternative narrative to the Berlusconi insistence that Russia is a democratic and stable country that has been provoked by the West. The effort seems to be paying off. The opposition has begun taking jabs at Berlusconi by portraying him as choosing the wrong side of the debate. Some in the PdL have begun to approach us privately to say that they would like greater dialogue with us on the Russia issue, and have indicated their interest in challenging Berlusconi's giddiness about Putin. While we have a long way to go in changing the narrative, unfortunately, we have help - in the form of a PM who appears increasingly to be the mouthpiece of Putin.
Comment - - - -
¶19. (C/NF) The bilateral relationship between the U.S. and Italy is excellent and encompasses tremendous cooperation on many levels and on many fronts. Unfortunately, Berlusconi efforts to "repair" the relationship between the West and Russia (which as he told the Ambassador in their farewell meeting on February 23, "sticks in my gut as a large undigested mass") are threatening his credibility and becoming a real irritant in our relationship. We can help get him back on the right track by sending him a clear signal that the U.S. does not need an interlocutor for its important bilateral relationship with Russia and that his insistence on undermining existin structures and channels based on common interests and shared values within the alliance in exchange for short term stability is not a strategy Washington wishes to pursue.
SPOGLI
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"Beauty is in the Eye of the Beholder" Margaret Wolfe Hungerford
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Skaan Natsaclanee
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: ven dic 03, 2010 16:24 |
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Iscritto il: ven set 03, 2004 23:47 Messaggi: 8034 Località: Roma
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I berluschini, si sono subito tutti affrettati a dire che quelli sono solo commenti di gente poco importante e non i reali pensieri esteri degli USA. Ci voleva wikileaks per far capire a tutti in che considerazione siamo tenuti dal resto del mondo? Se questi documenti aiuteranno l'Italia a liberasi dal B. potrei anche erigere un monumento al divulgatore
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: dom dic 05, 2010 13:10 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Skaan Natsaclanee ha scritto: I berluschini, si sono subito tutti affrettati a dire che quelli sono solo commenti di gente poco importante e non i reali pensieri esteri degli USA. Ci voleva wikileaks per far capire a tutti in che considerazione siamo tenuti dal resto del mondo? Se questi documenti aiuteranno l'Italia a liberasi dal B. potrei anche erigere un monumento al divulgatore In realtà non è che sia così negativo. I cablogrammi dicono soltanto che berlusconi fa il magnaccia ed è amico della Russia. Gli stati uniti non sono "il resto del mondo". Comunque l'articolo iniziale è da giornalista rosicante. Wikileaks è una boccata d'aria fresca. PS: Concordo con rose su neuromante L'accher che si nasconde dai governi, bellissimo
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Dmitrij
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar dic 07, 2010 13:53 |
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02 Messaggi: 3947 Località: Bergamo
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Khelden Tahl ha scritto: In realtà non è che sia così negativo. I cablogrammi dicono soltanto che berlusconi fa il magnaccia ed è amico della Russia. Via, qualche informazione in più ce la offrono, dal modus operandi del Silvio nei rapporti Italia-Russia ai piagnistei di Frattini, dail Valentini agli intrallazzi Eni... insomma un po' più di sugo c'è. Per il resto son d'accordo con te
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"Beauty is in the Eye of the Beholder" Margaret Wolfe Hungerford
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Skaan Natsaclanee
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar dic 07, 2010 14:26 |
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Iscritto il: ven set 03, 2004 23:47 Messaggi: 8034 Località: Roma
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar dic 07, 2010 18:58 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Comunque oggi Assange è stato arrestato. A me l'accusa di stupro sembra inventata a tavolino (e saltata fuori al momento giusto, che strano), è un tipico sistema di deligittimazione in salsa USA.
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Ravenard
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mar dic 07, 2010 19:04 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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Skaan Natsaclanee
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mer dic 08, 2010 19:15 |
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Iscritto il: ven set 03, 2004 23:47 Messaggi: 8034 Località: Roma
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: WikiLicks Inviato: mer dic 08, 2010 22:39 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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Assange è australiano, è accusato di stupro in Svezia ed è stato arrestato in Inghilterra... e vorrebbero processarlo negli Stati Uniti. E noi non facciamo nulla? Potremo mandargli qualche specialità italiana in carcere! Pizza, spaghetti, mandolino? Ma no, antichi! Una bella nipote di Mubarak! Regalo italiano in falsa salsa egizia.
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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