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[ 12 messaggi ] |
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Ravenard
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Oggetto del messaggio: "Peggio della Birmania" Inviato: ven feb 13, 2009 09:32 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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Un interessante intervista al senatore D'Alia,una persona che sta a internet come i nostri politici stanno alla legalità e che grazie ai soliti raggiri delle leggi ad personam sta cercando di oscurare il web in italia Dall'intervista di Alessandro Gilioli al sen. D'Alia pubblicata su "L'Espresso" A. Gilioli: Io volevo parlare di questo emendamento: innanzitutto, spieghi lo scopo e l'utilità.
D'Alia: L'emendamento introduce l'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza, che consente al ministro dell'interno, su comunicazione dell'autorità giudiziaria che procede per delitti di istigazione a delinquere o apologia di reato, attribuisce al ministero dell'interno il potere di disporre che i fornitori di connettività alla rete internet utilizzino gli strumenti di filtraggio nei confronti di quei siti o social network che contenessero, diciamo, dichiarazioni e quant'altro connesse a queste ipotesi di reato. Cioè, è una norma che serve a cominciare a intervenire nella regolamentazione di internet e questo nasce sostanzialmente dalle vicende che hanno riguardato Facebook, della comparsa su quel social network di gruppi inneggianti a Riina, Provenzano, alle Brigate Rosse eccetera. E poiché non vi è alcuno strumento, nell'ordinamento, che consenta un intervento immediato qualora ovviamente si ravvisi un'ipotesi di reato, cioè qualora la magistratura stia indagando, il ministro dell'interno interviene con uno strumento di natura squisitamente cautelare che serve ad evitare che vi sia una moltiplicazione di questi siti o di queste manifestazioni illecite sulla rete. Ovviamente, tutto questo avviene con la possibilità del ricorso all'autorità giudiziaria da parte degli interessati, e comunque attraverso una procedura di natura contraddittoria anche con i gestori dei siti a cui viene notificata una diffida ad oscurare o cancellare quelle parti che sono in contrasto con le posizioni citate.
A. Gilioli: Però, senatore, mi permetta di interromperla. La contestazione che viene fatta è proprio questa: io ho letto bene il suo emendamento, non si parla di cancellare le parti ma di oscurare il sito. Allora si dice: se c'è un gruppo su facebook che incita a Provenzano piuttosto che altre cose, gli effetti del suo emendamento non sarebbero cancellare quella pagina ma oscurare l'intero sito.
D'Alia: Ma mi scusi: se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che il sito venga oscurato. Il ministero diffida il gestore, il gestore poi ha due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare dal sito i gruppi oppure non ottemperare. Se non ottempera si rende complice di chi inneggia a Provenzano e Riina quindi è giusto che venga oscurato.
A. Gilioli: All'interno di YouTube, per esempio, ci sono diversi video che potrebbero ricadere, forse, all'interno della tipologia da lei enunciata. Se YouTube non cancella quei video viene oscurato l'intero YouTube?
D'Alia: Secondo me si, certo.
A. Gilioli: Ancora un altro caso...
D'Alia: Le faccio un esempio: se su YouTube esce un video, come è successo e peraltro ci sono state diverse polemiche, in cui quattro ragazzi picchiano un loro coetaneo disabile - peraltro, in questo caso siamo in presenza della rappresentazione di un reato non è che siamo in presenza di una apologia: c'è la diretta o la riproduzione di un film in cui viene commesso un illecito penale - è giusto che un sito lo mantenga? Io credo di no.
A. Gilioli: Un altro caso: c'è una discussione online, nei siti, nei forum. Fra utenti del forum può capitare che ci si insulti o anche che ci si minacci. Lei questo lo ritiene una tipologia...
D'Alia: Se io minaccio qualcuno, lo minaccio nella realtà o su internet sempre un reato è.
A. Gilioli: Le faccio un'altra tipologia: io sono ipoteticamente autore di un blog. All'interno del mio blog qualcuno, tra i commentatori del mio blog, mi insulta, minaccia. Io che sono il blog master e quindi ritengo che sia giusto lasciare aperto il mio blog a ogni voce, comprese quelle che mi minacciano e mi insultano, non tolgo queste voci. Anche in questo caso si rientra nella tipologia?
D'Alia: Guardi, rientrano tutte quelle ipotesi che sono previste dal codice penale nell'ambito dei delitti di istigazione a delinquere o disobbedire alle leggi. I delitti di apologia di reato, che sono previste dal codice penale o da altre disposizioni. Sono tutte ipotesi che sono ricondotte a fattispecie illecite, che sono già sanzionate nel codice penale e che quindi hanno la necessità di essere sanzionate in tutte le loro manifestazioni. Non è che cambia se io faccio un ciclostile con cui dico che Riina...
A. Gilioli: Scusi senatore, stiamo parlando dei commenti a un blog...
D'Alia: Guardi, i commenti a un blog non è che sono diversi: se in un commento a un blog io dico che le Brigate Rosse hanno fatto bene ad uccidere Moro, questa si chiama apologia di reato. Che io lo faccia sul blog, con un telegramma, su un bigliettino, con un comunicato stampa non cambia: sempre di reato si tratta e va perseguito, e va perseguito colui il quale se ne fa complice pubblicando queste porcherie, ivi compreso se è un gestore di internet tanto per essere chiari. Io la penso in questo modo.
A. Gilioli: Senta senatore: lei è un frequentatore della rete?
D'Alia: Certo
A. Gilioli: Su facebook ci va?
D'Alia: No, su facebook vado poco perché mi indigna vedere su quel sito che si censurino le mamme che allattano i figli perché si ritiene esteticamente un fatto offensivo, antiestetico e poi si consenta a vari gruppi, ad esempio "Omaggio a Cutolo, chi è parente di pentiti infami e confidenti è pregato di non iscriversi a questo sito dedicato a Cutolo". Io non ci vado perché questo sito che censura le mamme, come dichiara peraltro correttamente Articolo 21, e consente queste porcherie è un sito indegno, dal mio punto di vista. Con tutto il rispetto per chi vi accede.
A. Gilioli: Lei è conscio del fatto che se in Italia si chiude YouTube e Facebook siamo peggio della Birmania?
D'Alia: Guardi, io non sono per chiudere né Facebook né YouTube: io sono perché Facebook e YouTube rispettino le vittime di mafia, del terrorismo e degli stupri.
A. Gilioli: E se non le rispettano?
D'Alia: Se non le rispettano non possono avere il rispetto dello Stato.
A. Gilioli: Quindi vanno chiusi.
D'Alia: E' evidente.
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Membro non-morto E fondatore della Frangia Anti-4th
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Darkwing
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: ven feb 13, 2009 10:48 |
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Iscritto il: gio apr 19, 2007 09:13 Messaggi: 1407
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Ravenard ha scritto: D'Alia: Le faccio un esempio: se su YouTube esce un video, come è successo e peraltro ci sono state diverse polemiche, in cui quattro ragazzi picchiano un loro coetaneo disabile - peraltro, in questo caso siamo in presenza della rappresentazione di un reato non è che siamo in presenza di una apologia: c'è la diretta o la riproduzione di un film in cui viene commesso un illecito penale - è giusto che un sito lo mantenga? Io credo di no. Il senatore, da un certo punto di vista, può avere delle ragioni. E' vero, viviamo in un mondo pieno di contraddizioni e talvolta il gusto del macabro, il bigottismo, l'ipocrisia fanno commettere azioni discutibili a pubblico e gestori di servizi. E' giusto che chi ha la responsabilità di fornire informazioni ad un vasto pubblico e ha il potere di manipolare opinioni e idee si assuma la responsabilità di ciò che fa. Proporrei quindi di iniziare a seguire l'idea del ministro e oscurare reti RAI, Mediaset e affini, almeno finchè non sarà riformata la scaletta di telegiornali, reality e talk-show.
(era da tanto che volevo usare l'asd! )
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Kagura
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: ven feb 13, 2009 14:25 |
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Iscritto il: gio apr 01, 2004 18:20 Messaggi: 5694 Località: Altopiano di Leng
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Spero che l'emendamento prenda fuoco prima di essere votato Giusto tenere sotto controllo certi contenuti, ma questo provvedimento mi sembra come buttare via il bambino assieme all'acqua sporca
_________________ "[...]vedete dei marinai che stanno scaricando delle tasse..." -Grande Pacho 'M Hell-
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Honoo
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: ven feb 13, 2009 16:10 |
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Iscritto il: lun set 08, 2008 20:56 Messaggi: 135 Località: Torino
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goldrake
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: sab feb 14, 2009 00:09 |
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Iscritto il: mer lug 13, 2005 14:43 Messaggi: 8646
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Honoo ha scritto: Già votato ed approvato al senato, da quel che mi risulta. A breve diverremo Valm Neira la città oscurata di drow e vampiri!Al prossimo mandato censureranno anche Mozart Chiedo scusa ai cinesi
_________________ Every day meditate for ten minutes. If you have no time, meditate for an hour.
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Kagura
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: lun feb 16, 2009 14:28 |
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Iscritto il: gio apr 01, 2004 18:20 Messaggi: 5694 Località: Altopiano di Leng
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Che schifo ! Che si sappia, hanno già iniziato una raccolta firme per un referendum abrogativo ?
_________________ "[...]vedete dei marinai che stanno scaricando delle tasse..." -Grande Pacho 'M Hell-
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Honoo
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: mar feb 17, 2009 12:41 |
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Iscritto il: lun set 08, 2008 20:56 Messaggi: 135 Località: Torino
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No, e anche se lo facessero verrebbero ignorate, come le firme raccolte da Grillo in altre occasioni.
_________________ D&D 4.0? No, grazie. http://www.fantasyitalia.it
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: mer feb 18, 2009 15:53 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: mer feb 18, 2009 15:54 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Che foto era?
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Khelden Tahl
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: mer feb 18, 2009 17:10 |
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Iscritto il: sab feb 28, 2004 21:16 Messaggi: 6638 Località: Palermo
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Non è una foto, è uno dei mirror di imageshack.
È come se bloccassero google perché si possono cercare le immagini pedopornomerda.
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: mer feb 18, 2009 17:38 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Capito!
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Ravenard
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Oggetto del messaggio: Re: "Peggio della Birmania" Inviato: gio mar 12, 2009 11:24 |
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 11:06 Messaggi: 5033 Località: Togarini
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Birmania, la censura ai giornali si converte al digitale
Il 'comitato di censura' birmano, organo di controllo sulla stampa del Paese, ha deciso di passare alla piattaforma digitale per valutare ed eventualmente censurare le notizie. Le redazioni dovranno inviare al comitato il materiale da pubblicare in formato digitale, ma il basso standard tecnologico del paese e la bassa diffusione di collegamenti internet, piuttosto scadenti, potrebbero rendere impossibile ai giornalisti l’adeguamento alle nuove regole. Attualmente tutte le redazioni devono inviare una copia cartacea delle proprie pubblicazioni al comitato per l’approvazione previa del contenuto. Dopo aver usato per anni vernice argentata per coprire testi o foto, o semplicemente forbici per tagliare pagine di riviste, la censura birmana si adegua quindi alla tecnologia. Dietro alle nuove disposizioni, temono invece le redazioni, c’è la possibilità concreta che l'adozione di nuove tecnologie da parte delle autorità di Rangoon gli permetta di intervenire direttamente sui contenuti dei mezzi d’informazione. Per ora, assicura l'organo di controllo della stampa, il nuovo sistema riguarderà solo i settimanali, i cui articoli verranno letti e approvati dal comitato con un sistema di computer collegati attraverso una rete locale. [fonte: rainews24]
Ma noi in Italia siamo peggio
La Rete va messa sotto controllo con ogni legge
Dopo Levi, Cassinelli, D'Alia è arrivata anche Gabriella Carlucci. La Rete va messa sotto controllo con ogni legge, con ogni scarto umano parlamentare. La scelta su chi deve fare la proposta di legge non è casuale. Meno sanno di Internet, meglio è. Se non sanno nulla, meglio ancora. Infatti, se discutere con una persona informata è un esercizio possibile, farlo con un idiota è sconsigliabile. Chi osserva da fuori vede due idioti che farneticano. Ogni settimana un nuovo tentativo di imbavagliare, normalizzare, far sparire la Rete. E, ogni settimana, dovremmo confutare, spiegare, dimostrare, comparare, denunciare. Scusate la volgarità, ma questi hanno rotto il c...o. L'Italia ha milioni di disoccupati e i nostri dipendenti d'oro si preoccupano di applicare la censura all'unico strumento di informazione esistente. Pagati da noi, con leggi che non stanno né in cielo, né in terra. Gabry, la meno intelligente, delle sorelle Carlucci e per questo eletta nel PDL, vuole vietare a chiunque di immettere in maniera anonima in rete contenuti in qualsiasi forma. Dobbiamo discutere con quest'ammasso di pochi neuroni e cellulite? Con D'Alia che vuol far chiudere i siti d'autorità dal Ministero dell'Interno per presunti reati senza un giudizio della magistratura? Con la Carlucci che si occupa degli interessi delle corporation? Di una compagine di Governo nanotelevisiva con Mediaset che gli frana addosso giorno dopo giorno? Di Confalonieri che cita YouTube per 500 milioni di euro? Chi scrive su un muro non è rintracciabile, chi scrive in Rete quasi sempre lo è. Il suo IP lo è. Nella maggior parte dei casi la Polizia Postale è in grado di identificarlo. Questi stanno delirando. La legge Pisanu chiede la carta di identità a chi si collega in Wi Fi. Nei parchi di New York, di Londra, di Parigi, di Madrid ci si collega a decine di reti Wi Fi da una panchina o sdraiati su un prato. Siamo l'unica nazione del mondo che è riuscita a invertire l'accesso a Internet. Nessuno è stato capace di tanto. Neppure la Cina o la Birmania. Il numero di famiglie che si collegano in Italia è diminuito nell'ultimo anno. In migliaia di comuni non arriva l'Adsl o, se è presente, ha la velocità di un doppino. Abbiamo investito miliardi nel digitale terrestre, una tecnologia morta, invece di diffondere Internet nelle scuole e nella pubblica amministrazione. Se passano queste leggi mi rivolgerò all'Europa, le denuncerò per violazione dei diritti civili. Non mi fermerò. Non ci fermeranno. [fonte: beppegrillo]
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Membro non-morto E fondatore della Frangia Anti-4th
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