Prevendita flop, un solo biglietto
il concerto di Apicella è annullatoda
RepubblicaIl menestrello delle notti di Arcore col premier Berlusconi rinuncia a esibirsi sul palcoscenico
degli Arcimboldi. Motivazione ufficiale: la paura di pesanti contestazioni dopo il caso di Ruby
di SARA CHIAPPORITicketOne, one ticket. E' questo il risultato delle prevendite per il concerto di Mariano Apicella agli Arcimboldi. Non proprio incoraggiante. E così il menestrello delle notti di Arcore fa marcia indietro e annulla la sua prima esibizione pubblica milanese, in programma il 10 marzo. Il vuoto di prenotazioni sembra la prima ragione della disdetta, anche se, stando agli organizzatori, attraverso altri canali (quali, se non la biglietteria computerizzata di TicketOne?) la platea sarebbe stata comunque riempita.
C’è dunque un altro motivo: la paura di pesanti contestazioni con l’imbarazzante possibilità di avere pochi spettatori dentro il teatro e molti di più fuori a tirare le uova. Perché il concerto dello chansonnier di Berlusconi era stato fissato più di due mesi fa, prima del Rubygate. Cioè prima che diventasse di dominio pubblico la cronaca dei festini di cui Apicella era la colonna sonora dal vivo e dei suoi cd usati come buste dove infilare i soldi per le ospiti. «Sono stato contattato dagli organizzatori — dice Giuseppe Manzoni, consigliere delegato dei Pomeriggi Musicali, attuale gestore degli Arcimboldi — che hanno sollevato qualche dubbio sull’opportunità del concerto, considerato il clima generale Trattandosi di un affitto sala e non di uno spettacolo della nostra stagione, ne ho preso atto».
Apicella «non voleva mettere a repentaglio la sua figura di professionista esibendosi in questo momento», aggiunge Manzoni riferendo le parole degli organizzatori. Dei quali si sa poco: una signora, moglie di un imprenditore, ha fatto da ponte “informale” con gli Arcimboldi chiedendo una disponibilità di date da gennaio a giugno. Niente promoter, niente agenti, «il contratto, se si fosse concluso, sarebbe stato direttamente tra noi e Apicella, che per altro non conosco», precisa Manzoni. Affitto sala per 15mila euro più tecnica e servizi (circa altri 5/6mila euro): questa la cifra per esibirsi su uno dei palchi più prestigiosi di Milano. Non senza polemiche e malumori, già manifestati da chi trovava singolare che un teatro finanziato con soldi pubblici come gli Arcimboldi ospitasse una performance dell’ex posteggiatore diventato famoso come interprete delle canzoni scritte dal presidente del consiglio.
«Non avremmo comunque tirato fuori un euro — ribatte Manzoni — Anzi, ci avremmo guadagnato. Non è la prima volta che noleggiamo la sala, da anni lo facciamo con Zelig. Certo, un concerto di Apicella non è in linea con la nostra programmazione e infatti non era sotto il nostro marchio. Rientrava in un calcolo economico».