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MasterMind
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Oggetto del messaggio: Frankenstein Inviato: dom dic 19, 2004 19:02 |
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Iscritto il: mer mar 24, 2004 14:59 Messaggi: 9776 Località: Necropolis
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Victor Frankenstein è il barone-scienziato che riesce a dare vita a un mostro dotato di forza sovrumana, creato con varie parti di cadaveri sottratti ai cimiteri della zona. Ben presto questo essere privo di anima e orribile nell'aspetto si rende conto che la sua diversità non gli permette di vivere come gli altri uomini e decide di vendicarsi del suo creatore uccidendogli moglie e fratello. Il finale, carico di significati simbolici, non è lieto: lo scontro decisivo tra la creatura e il suo artefice vede soccombere quest'ultimo. Poiché nell'opera la Shelley non dà un nome alla creatura, in seguito il mostro divenne famoso col nome dello scienziato.
Qualcuno considera Frankenstein il primo romanzo fantascientifico, ma gli elementi caratterizzanti sono quelli del romanzo gotico, complice l'intervento del celebre marito, P. B. Shelley, che aveva esordito proprio con due romanzi "neri" (Zastrozzi, 1810 e St. Irvyne, 1811). Per affinare il suo stile, la giovanissima autrice non poté fare a meno di servirsi degli inestimabili consigli del poeta.
Riprendendo la leggenda dell'Homunculus, la Shelley introduce il tema della scienza che viene inevitabilmente punita per aver osato sfidare la Natura. Quest'idea ispirerà moltissime storie horror, in cui, quando l'uomo si arroga il potere divino di creare qualcosa che viola leggi eterne, il risultato non può essere che un mostro, al posto della perfezione della Natura, e inevitabilmente il mostro si ribella al creatore e ne diviene il castigo.
Frankenstein venne pubblicato nel 1818 e, nel 1831, uscì la seconda e definitiva stesura. Ebbe subito un enorme successo e nel secolo successivo eccitò la fantasia di innumerevoli registi che diedero vita a una sterminata produzione cinematografica ispirata a questo tema.
_________________ What if I say I’m not like the others What if I say I’m not just another one of your plays You’re the pretender What if I say I will never surrender
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MasterMind
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Oggetto del messaggio: Inviato: dom dic 19, 2004 19:04 |
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Iscritto il: mer mar 24, 2004 14:59 Messaggi: 9776 Località: Necropolis
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Mary Wollestonecraft
In una buia e piovosa notte del 1816 davanti al camino di Villa Diodati, sul lago di Ginevra, quattro persone passano il tempo leggendosi paurose storie di fantasmi. È una notte memorabile per la storia della letteratura, perché davanti al fuoco sono seduti nientemeno che Lord Byron (padrone di casa) e il poeta Percy Bysshe Shelley, accompagnati dalla giovanissima Mary Wollstonecraft e dal medico John Polidori. Mary Wollestonecraft (Londra 1797-1851) era fuggita da Londra con Shelley due anni prima e, dopo il suicidio della sua prima moglie, lo aveva finalmente sposato. Quella sera Byron propose ai suoi ospiti di scrivere nuove storie spaventose, inaugurando il primo premio letterario horror. Purtroppo i due poeti si limitarono soltanto a fantasticare sull'esito della gara e la sfida fu raccolta solo da Polidori e dalla Wollstonecraft, compagna di Shelley. Dalla fantasia di Polidori nacque uno dei primi romanzi di vampiri. Mary Wollstonecraft, pur non avendo mai scritto racconti in precedenza, concepì una novella che in seguito divenne un capolavoro della fantascienza e del terrore: Frankenstein.
Alla morte di Shelley, nel 1822, Mary rientrò in Inghilterra con l'unico figlio sopravvissuto dei quattro avuti dal poeta
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DADA
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Oggetto del messaggio: Putting On The Ritz Inviato: ven feb 23, 2007 04:11 |
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Iscritto il: sab apr 03, 2004 11:34 Messaggi: 2944 Località: Oscuravalle
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Forse è un pò blasfemo in questo topic parlare di Frankenstein Junior ma quel film è veramente un cult!
Un film oltre che comico ed irriverente, pieno di citazioni grandiose, in questi giorni poi mi viene in mente la canzone Putting On The Ritz che il Mostro balla parodiando un Fred Astaire del 1946 con stessa tuba e smoking, vedere questi siti col video per il confronto...
Fred Astaire http://www.youtube.com/watch?v=j02k9t4rP50
Frankeinstein Junior http://www.youtube.com/watch?v=MGN2aa3oQRM
“Puttin’ on the Ritz” è una canzone del 1929 di Irving Berlin.
Il titolo viene dall'espressione dialettale “putting on the Ritz”, che vuol dire vestire alla moda, cioè come quelli che frequentavano il Ritz Hotel, in America il significato è analogo al nostro "tirarsela" fare il "figo" .
Il testo nelle diverse versioni lo potete trovare qui http://lyricsplayground.com/alpha/songs/p/puttinontheritz.shtml
Leggetelo e se siete tristi, di malumore e vi sentite giù, fate come consiglia la canzone... Puttin’ on the Ritz!
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Serpico
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Oggetto del messaggio: Inviato: dom apr 08, 2007 14:47 |
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Iscritto il: ven dic 09, 2005 23:32 Messaggi: 997 Località: Dominio di Roma
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Non è blasfemo...è figo!
_________________ "E' una scacchiera di giorni e notti divine,
dove il destino usa gli uomini come pedine:
quì si muove, lì da scacco, laggiù uccide,
e uno per uno, di nascosto, li deride..."
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Serpico - "Vampire Nemesis"
SkyTGVamp24 - Capo Redattore -
in onda dal lun alla dom 24h day
solo su Off Topic
Master del tavolo 2 di Vampiri
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Pezzini
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Oggetto del messaggio: Inviato: gio apr 26, 2007 19:57 |
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Iscritto il: lun dic 25, 2006 00:29 Messaggi: 24 Località: L'Aquila
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ho letto il libro mastermind per un esame...carino:D era macry se nn ricordo male vero?
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