Siete scesi nell'arena tra le urla della folla e i canti sacri delle sacerdotesse di Lloth.
Avete guardato negli occhi il vostro avversario, piantando i piedi sul suolo di pietra dura dell'arena, pronti al combattimento.
Tutto si è fatto silenzio quando gli otto grandi pilastri magici di Streeatul hanno brillato e crepitato d'energia magica, plasmando il mondo intorno a voi.

L'oscurità vi avvolge, nessuna forma di illuminazione, naturale, magica o artificiale, rende giustizia agli occhi dei contendenti... sempre che essi ne abbiano. Gli arti inferiori affondano per un terzo in una sostanza densa e melmosa; l'odore di putrefazione ed acqua stagnante, uniti ad un lieve fruscio di vegetazione ed a sibili e gocciolii suggeriscono la natura paludosa dell'ambiente.

Frastornati dagli effetti magici dell'arena, senza capire se siate ancora a Valm Neira o teleportati chissà dove, il primo a reagire è...
Hedbar Cloakshadow

Mappa

Dati Tecnici

Hedbar si lasciò trasportare dal potere oscuro che gli scorreva nelle vene, stava cambiando, da quando si recò in quel luogo ogni volta che attingeva all'oscurità dentro di se cambiava qualcosa.
Lo gnomo non era sempre stato cosi, un tempo gli sarebbe importato della vita degli altri.

"No, non ora, non di nuovo."
Pensò Cloackshadow
"Il mio fine è piu grande, non posso permettermi distrazioni."
"Anche se poco teatrale,porrò subito fine a questo scontro..."

L'ombra,che tutto avvolgeva quel luogo, si fece piu densa attorno a Hedbar e con un semplice gesto della mano rievocò a sè quel potere che gli attanagliava il cuore da ormai troppo tempo.

Un pugno di energia si creo nell'aria, stritolando il suo avversario.

Ember

Questa magia sta cominciando ad infastidirmi non poco.. Vediamo di mantenere la concentrazione giusta questa volta..

Con un'espressione quasi di non curanza, attingo ai lunghi anni di addestramento richiamando alla mente le parole necessarie per liberarmi.

Ember rimase fermo immobile alla mercè del suo avversario.

Hedbar per la prima volta da quando era giunto in questa città si infuriò...il suo avversario non si era mosso, non aveva fatto nulla come se si fosse già arreso alla sua sorte.

"E tu saresti uno dei migliori combattenti della superficie?" esclamò lo gnomo a gran voce

"Bene se non vuoi reagire peggio per te, non perderò altro tempo..."

Hedbar prese a circondarsi nuovamente dalle ombre che si concentrarono sulla punta del suo dito indice, puntato verso il suo avverario...

Filamenti d'ombra si avvolsero intorno alle dita dell'incantatore, mutando forma e colore, consistenza e temperatura, plasmando il volere di colui che le invocava. Due raggi si distaccarono dalla mano, tesi come raggi di luce, verso il bersaglio.



che rimase ghiacciato sul posto, come una statua a perenne monito della sorte che l'underdark riservava ai deboli.

Hedbar rimase profondamente deluso...
Era il secondo incontro e ancora nessuno era riuscito a fare nulla contro di lui,era tutto troppo facile e in fondo temeva un po di prendere sotto gamba gli altri avversari...

"Stupido, potevi almeno provare a spostarti, ci saremmo divertiti un pò perlomeno..." disse lo gnomo con tono deluso

"Speriamo di incontrare qualcuno di decente la prossima volta..."
"Qui abbiamo finito giudici!!! fatemi tornare nelle mie stanze...voglio vedere gli altri incontri..."