Siete scesi nell'arena tra le urla della folla e i canti sacri delle sacerdotesse di Lloth.
Avete guardato negli occhi il vostro avversario, piantando i piedi sul suolo di pietra dura dell'arena, pronti al combattimento.
Tutto si è fatto silenzio quando gli otto grandi pilastri magici di Streeatul hanno brillato e crepitato d'energia magica, plasmando il mondo intorno a voi.

Vi ritrovate in una vasta caverna sotterranea completamente riempita d'acqua, un lago sotterraneo le cui sorgenti sono sepolte chissà dove. Qua e là affiorano dalle acque gelide piccoli isolotti di ridotte dimensioni, l'unico spazio calpestabile intorno a voi. La nebbia avvolge ed ovatta l'ambiente, limitando il vostro campo visivo. Il soffitto, distante da voi non più di 15m, è cosparso di cristalli che irradiano luce, consentono la normale vista e creano con la nebbia singolari effetti di soffusione.

Frastornati dagli effetti magici dell'arena, senza capire se siate ancora a Valm Neira o teleportati chissà dove, il primo a reagire è...
Raven Soullost

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Finalmente è giunto il momento di mietere la mia prima vittima,povero stolto non ha ancora capito cosa sta per accadere.,o forse sono io a non capire????non mi interessa,l'importante è che il suo sangue venga versato,la mia causa lo richiede....
In Raven riaffiorarono una miriade di ricordi, ognuno di questi lo spingeva verso un unica direzione la vittoria,per se stesso,per suo padre, per il suo casato.La vittoria è l'unica soluzione non ci sono altre vie.
Con un tono di voce quasi demoniaco e un rapidissimo movimento delle mani, Raven generò una gigantensca mano di pura energia che tentò di afferrare il suo ingenuo nemico.

Più veloce a reagire del suo avversario, Raven estrasse dalle pieghe delle sue vesti un minuscolo guanto. L'insignificante ggetto gli consentì di cominciare a tessere un incantamento di enorme potere.
Dal canto suo Ember era ancora disorientato, ma la gestualità e le lontane parole arcane del nemico gli suggerirono una risposta d'istinto, condotta più con l'urgenza della sopravvivenza che con la razionalità dell'intelletto: lasciò partire un pugno diretto al petto del nemico.
Pur colpendolo in pieno, e con la violenza sufficiente ad uccidere un uomo comune, l'attacco non costò gravi conseguenze a Raven, che resse la concentrazione del suo incantesimo con facilità, potendo così completarlo.
Una gigantesca mano di forza venne a materializzarsi dal nulla, chiudendosi con titanica potenza su Ember, che non ebbe scampo.

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Turno a Ember.

Una Mano Stringente di Bigby è un incantesimo di livello molto elevato.. Non devo sottovalutare il mio avversario..

Mentre la calma che mi contraddistingue non mi abbandona neanche per un attimo nonostante la presa della gigantesca mano magica, la mia mia mente analitica corre rapidamente alle necessarie parole arcane per liberarmi.

Stretto nella morsa terribile di quella forza magica potentissima, Ember rovista rapidamente nella sua mente alla ricerca della soluzione giusta per trarsi d'impaccio. Il suo genio gli suggerisce un incantesimo ideale, tutto ciò di cui ha bisogno è una sequenza di parole per sprigionarne il potere e la giusta concentrazione per non commettere errori, nessun gesto articolato come per la maggior parte delle trame magiche.
Ma il fato e il caso a volte giocano brutti, bruttissimi scherzi, e il povero Ember incespica su una semplice sillaba della formula, un balbettìo microscopico eppure sufficiente a disperdere l'energia magica in divenire.
Incredulo e quasi rassegnato, non può liberarsi dalla sua prigione soffocante.

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Turno a Raven.

Raven scoppio in una fragorosa e diabolica risata,il suo nemico era ancora nella sua mano,immobilizzato,inabile,incapace....morto....

Raven pregustava già la vittoria, quella creatura inferiore non poteva nulla contro il suo potere.

non è stato nemmeno in grado di liberarsi,e ha addirittura usato la trama,che inetto,se tutti i miei avversari saranno di questo calibro il fight club sarà mio

"non ti lascerò la possibilità di liberarti,ormai sei in mio potere"

A Raven non rimaneva che scegliere le parole arcane e.....

... e invece no, non ancora. L'Anima Perduta prefersce non infliggere il colpo finale, non ancora.
Preferisce assicurarsi che il suo avversario non possa liberarsi dalla sua prigionia, e lo fa con un incantesimo che impedisce nell'area ogni viaggio dimensionale magico o psionico.
Quando però due delle pietre della sua cintura brillano per donare al loro proprietario un poco di tempo aggiuntivo, Ember si accorge che il suo avversario si sta davvero preparando a terminarlo, lanciando un incantesimo che gli consentirà a breve di colpirlo con assoluta precisione.

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Turno a Ember

Con una calma incredibile mi limito ad osservare il mio avversario stretto nella morsa della sua magia.

Dopo alcuni istanti in cui Ember si limita ad osservare Raven con calma assoluta, quasi indifferenza, tenta di divincolarsi dalla stretta della mano magica: torce le sue articolazioni fino ad angoli impossibili, cercando di trovare uno spiraglio in quella presa d'acciaio.
Il tentativo si rivela però vano, probabilmente solo un miracolo, le scuse della Fortuna in precedenza a lui tanto avversa, potrebbero tirarlo fuori dai guai.

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Turno a Raven

Con un sorriso malvagio stampato in faccia, Raven gridò al suo avversario: ”DISTRUGGERO’ OGNI MOLECOLA DEL TUO CORPO!!!”
L’anima dannata era sicura dei suoi mezzi e voleva spazzare via il suo avversario il prima possibile, non intendeva svelare le sue capacità ai prossimi avversari ,che lo stavano osservando dagli spalti.
“Il meglio lo conservo per voi!! Se mai ci sarà qualcuno alla mia altezza!!.”
Raven comincio nuovamente a recitare parole arcane e a muovere le mani guardando dritto negli occhi il suo nemico. …puntandogli in fine il dito indice gridando…”MUORI!!!”

Un sottile raggio verde scaturì improvviso da una piccola ferita che Raven si era procurato sula punta dell'indice, dalla quale stillò una goccia di sangue denso e grumoso.
Ember riconobbe immediatamente quell'incantesimo, tanto diffuso tra gli arcanisti quanto letale.
Nonostante la mano, il raggio impattò in pieno il suo bersaglio, alla base del collo.
Immediatamente Ember visse la sconvolgente sensazione di sentire il proprio corpo disintegrato in ogni sua fibra e per quanto tentò di opporvisi la magia risultò troppo forte, troppo efficace anche per il suo fisico allenato.

Bastò un istante, poi la gigantesca mano di energia magica si chiuse nell'aria, vuota, inerte, senza più uno scopo.

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ROUND FATALITY

Raven con un gesto plateale fece sparire la grane mano che aveva trattenuto il suo nemico.
Ripensò allo scontro e solo allora realizzò che il suo nemico lo aveva colpito con un pugno
l'unica cosa che quel inetto era riuscito a fare era accarezzarmi il petto,neanche mia madre era cosi delicata durante la mia infanzia

Poi sempre con un sorriso maligno che non aveva mai abbandonato il suo volto diede un calcio ai resti del suo avversario deridendolo

Guardando verso l alto dove presumibilmente i suoi prossimi avversari lo stavano scrutando disse:"vi auguro di non essere cosi inetti o questa è la fine che vi aspetta"