Fu forse la Fede, fu forse la rabbia, la tecnica... stà di fatto che Hazarael, incurante di Zamura, lasciò che la polvere impattasse violentemente contro di se, mentre ricopriva la distanza che lo separava dall'Abominio in un battito di ciglia.

A breve distanza dall'Erede, egli perse il supporto dei suoi oggetti incantati, penetrando nell'area di anti-magia che circondava il suo avversario. I piani del Prescelto furono spazzati via, ma ciò non gli impedì di portare a termine il suo assalto...



...da cui l'Abominio uscì pesantemente danneggiato.


Zamura, stretta in una morsa fatale, non tentò di ribellarsi inutilmente... piuttosto tentò qualcosa di più azzardato...

Shey'raen!

...e l'elfa inginocchiata sembrò reagire nel sentire il proprio nome, pronunciato con si tanta urgenza e da una voce così giovane e indegna.
La Matrona scuotè il capo e fissò gelida Abominium, poi rotolò all'indietro e fissò un punto dietro di lui... una lama di luce alta sei metri si trasformò in un'ovale iridescente, da cui uscì un ragno.

Quest'ultimo era di dimensioni colossali, sottile e chitinoso, ricoperto da scaglie rosse e nere, ricoperto di un'aura fiammeggiante e con due enormi falci in aggiunge alle chele... costui era Krànar'gol, figlio della Tela Infuocata.



Il demone attaccò alla schiena l'Abominio...

...marchiando a fuoco simboli di dolore.


TURNO AD ABOMINIUM

<Guerriero, sei arrabbiato perché stò toccando la sIgNoRiNa qua?
Pessima scelta versare il mio SaNgUe, ricambierò con gli interessi. Ti strapperò i pOlMoNi.
Però prima osserva come ci so fare con lei, Ah, hA, Ah.>

E rivolgendosi alla malcapitata, che teneva ben stretta a sé, le biascicò parole turpi investendola con alito immondo.
<Ma guarda, cosa abbiamo qui, sEi messa bene eh? >
E cominciò a toccargli il viso freneticamente con un viscido tentacolo, dalla punta coriacea.

Fu con sgomento che Zamura vide un tentacolo viscido e pulsante, munito di un aculeo grondante siero, attorcigliarsi rapido intorno alla sua gola...

Poi gridò di terrore e spalancò gli occhi inorridita, fissando l'Erede, mentre il tentacolo attaccava voracemente il suo cranio, lo spappolava e si faceva strada fino al suo cervello, che prese a divorare e succhiare voracemente.
La giovane drow cadde, violentata e morta, ai piedi dell'abominio.

Il mostro non perse tempo, anche se avrebbe preferito gingillarsi ancora un pò con il cadavere, glie lo si leggeva nello sguardo, preferendo scattare su Hazarael...

...e massacrarlo, stringendolo a se e strappandogli la carne con tutti i suoi numerosi arti.

Il Cacciatore fece poi per muovere in direzione della Matrona, ma ella, pronta, reagì sparendo, prima di farsi inglobare nel campo di anti-magia.


I Prescelti erano a terra e della matrona non sembrava esserci traccia, ma una voce femminile e al contempo metallica risuonò nell'aria...

Conosco la tua forza, figlio di Malar, ma come sempre dimentichi di stare al tuo posto...

Krànar'gol fece scattare le chele...

...e mentre queste gli marchiavano la carne, il suo morso gli iniettò nel corpo del cocente veleno... di cui il mostro potè apprezzare il sapore amarognolo e lievemente stagionato.


TURNO AD ABOMINIUM

Aveva attaccato chi gli pareva, senza esitazione, con dolce abbandono alla brutalità e alla follia.

Ma ora rischiava di pagarne il prezzo, il suo fisico era vicinissimo al collasso, presto la sua furibondia sarebbe scemata e si sarebbe trovato in veri guai.

Quel ragno colossale non rappresentava un divertimento per cui bisognasse rischiare la pelle e era quindi meglio tentare di ritirarsi.

Avebbe potuto tornare a seminare paura e sbranare innocenti in futuro.

Non gli restò che affidarsi al suo dio Malar, l'unico che forse aveva riguardo di una bestia ignobile come lui.
<Padre Malar, Giaguaro Nero, sono nelle tue mani, ti glorificherò con altre caccie se lo vorrai. Aiutami a raggiungere Madre Foresta>.